Attività ricreative per Anziani
trascorrere il tempo in buona compagnia
Maurizio Granelli e Sabrina Agnoli
ideatori e registi
del teatro della memoria
Nicoletta Agnoli
collaboratrice e curatrice
dei laboratori creativi
Tre anni fa, Emanuela Licen, fondatrice e direttrice di Villa Zena, insieme al marito Giovanni Agostinici ha proposto di venire qui a svolgere la nostra attività di narrazione teatrale.
Così abbiamo cominciato, incontrando la curiosità degli ospiti di Villa Zena, accompagnata talvolta anche da una certa diffidenza o, più semplicemente, dal desiderio di essere lasciati stare in quella tranquillità che questo luogo promette, e –sicuramente– non senza ragione, vista la complessità e le difficoltà superate da coloro che, oggi, chiamiamo anziani. Siamo venuti a contatto con persone che hanno visto due guerre mondiali, una attraverso i genitori ed una vissuta personalmente quando erano bambini e ragazzi, ma che hanno saputo resistere, hanno superato il senso di perdita e di distruzione e recuperato la voglia di costruire, creando condizioni di vita migliori per sè e per le proprie famiglie. Quando pensiamo a questo, ci chiediamo quanta forza abbiano dovuto mettere in campo per farcela…
Di fatto, è proprio questa energia vitale che loro hanno saputo ritrovare e tirare fuori anche con noi, settimana dopo settimana. Abbiamo avuto l’opportunità di conoscere meglio gli ospiti, con le loro storie personali, che si sono incrociate con la storia del nostro paese, con tutte le sue contraddizioni e le sue bellezze. E’ stato un percorso che ci ha avvicinati a loro, ci ha permesso di creare un rapporto di fiducia reciproca, con gradualità e apertura. Abbiamo coltivato le relazioni con loro e, così, abbiamo cominciato a divertirci insieme e a vivere gli appuntamenti settimanali come momenti di ritrovo, come fra amici che fanno due chiacchiere. La nostra attività di animazione e intrattenimento, svolta parlando di fatti storici, di personaggi del mondo dello spettacolo, del cinema o della musica o ancora di attualità, si è trasformata in occasioni per cantare insieme, per dialogare, ricordare, sorridere o commuoverci.
Poi, piano piano, è avvenuto l’inaspettato: la possibilità di realizzare un progetto di Teatro della Memoria proprio qui, a Villa Zena, per creare un momento di festa con tutti gli ospiti e, soprattutto, per valorizzare un patrimonio di testimonianze di un mondo che non c’è più. Al di là della retorica o della facile nostalgia per quello che c’era prima ed ora non c’è più, il raccontarsi, da parte degli anziani, è uno strumento insostituibile di trasmissione di conoscenza. Niente è così efficace come un racconto di vita vissuta, per capire una situazione, uno stato d’animo, un fatto. Da parte nostra, abbiamo cercato di stimolare sempre il ricordo positivo, alla ricerca delle cose venute bene, dei momenti vissuti pienamente, per poterne fare un nutrimento per l’anima, una fonte a cui potersi abbeverare, un fuoco attorno al quale potersi riscaldare.
Chiaramente, emergevano anche i ricordi o i vissuti di sofferenze, di perdite, ma la spinta a vivere e a sorridere ha sempre avuto il sopravvento. Insieme ai nostri amici abbiamo fatto l’eperienza che, nel momento in cui i ricordi emergono e vengono raccontati, si realizza la magia del teatro, quella forma antica di rappresentazione della realtà, che permette di rivivere una situazione, di provare un’emozione, ma con semplicità e immediatezza, sia in chi racconta, sia in chi ascolta. Ogni volta che abbiamo avuto la possibilità di ascoltare un racconto, un ricordo, abbiamo vissuto la condivisione, come momento importante di scambio, come dono reciproco.
I nostri incontri sono sempre stati accompagnati anche dalle canzoni, dalla musica, che ha un grandissimo potere evocativo e, per questo, è sempre capace di far emergere le emozioni, ma anche la memoria delle parole, che ritornano alla mente subito, in modo sorprendente.
Infine, in questo nostro percorso a Villa Zena, siamo stati accompagnati dalla presenza preziosa della signora Giuseppina Gabellini, per tutti Pina, che non è una semplice ospite, ma è la mamma di Emanuela e di Elisabetta (direttrice e responsabile di un’altra casa di riposo a San Lazzaro, Villa dei Cedri). In lei abbiamo trovato una validissima collaboratrice al nostro progetto, una presenza vivace, con una miniera di ricordi da scoprire ma, soprattutto, la capostipite di una famiglia in cui il lavoro di cura alla persona ha sempre avuto un grande valore. A lei riconosciamo la capacità di aver saputo trasmettere alle figlie che, a loro volta, hanno trasmesso ai loro figli, il valore della relazione con le persone, la capacità di interagire e partecipare, mettendo le premesse per creare un’impresa di famiglia che, però, non perde mai di vista la dimensione umana e affettiva.
A Pina, Emanuela e Giovanni va il nostro profondo ringraziamento per aver scaldato e voluto la realizzazione di questo progetto.
Con la realizzazione di questo momento teatrale, vogliamo fare festa agli ospiti di Villa Zena, per ringraziarli dei ricordi che ci hanno donato, che ci hanno resi un po’ più consapevoli della nostra storia, delle nostre radici, a cui possiamo tornare per attingere la forza e il coraggio a noi necessari per guardare avanti, senza temere, con la fiducia di poter costruire un mondo migliore.
I nostri amici anziani sono la prova che questo è possibile.
Sabrina Agnoli e Maurizio Granelli
RICORDI IN FESTA
volume 1
E’ un pomeriggio speciale. Siamo a casa della signora Giuseppina, per gli amici Pina, che oggi ha invitato un po’ di amici, per stare in compagnia in allegria. Anche Maurizio e Sabrina sono stati invitati e stanno cercando di capire cosa succede.
volume 2
Benvenuti a Villa Zena!
Questo è un pomeriggio di festa, un pomeriggio speciale, in cui partiamo tutti insieme per un viaggio.
…
volume 3
Quest’anno 2018 giungiamo al nostro terzo libro di MEMORIE.
Il titolo l’AMORE PER LA VITA TRA PASSATO E FUTURO mi è particolarmente ‘‘caro’’